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lunedì 10 marzo 2014

CUSPlay Pisa - Un'avventura lunga un weekend

Mi accingo a scrivere questo post con un po' di stanchezza sulle spalle e nulla di commestibile da 2 giorni nello stomaco. Ma non potevo certo abbandonarvi! E quindi mi appresto a narrarvi del Pisa CUSPlay, manifestazione tenutasi al Centro Universitario Sportivo di Pisa (da qui il suo nome). Ma torniamo indietro di un paio di giorni...

Banner del CUSplay.
L'inizio dell'avventura
E' sabato. Imrik mi passa a prendere sotto casa e ci dirigiamo verso il parcheggio degli standisti... che, per la cronaca, non è segnalato. Scendiamo dall'auto, andiamo verso l'ingresso e attendiamo i nostri braccialetti/pass. Per quale motivo Xenya, così avversa ai favoritismi, è entrata gratis come una vip? Primo: avanzava un pass. Secondo: il prezzo del biglietto quest'anno era veramente mostruoso per una fiera secondaria. Per inciso: 10 € un giorno, 15 € l'abbonamento per 2 giorni, 8 € se entri in cosplay.
Passato questo ostacolo, mi siedo allo stand del Tetrakis (la ludoteca di Pisa dove lavora Imrik) e provo qualche gioco da tavolo con un paio di standisti. Nel frattempo, c'è un tipo che fa le riprese a tutto quello che vede (noi giocatori inclusi... se vedete due persone strane che muovono delle pedine, siamo noi!).
Poiché stavo aspettando due amici e gli espositori avevano da fare, ho fatto un giretto da sola per gli stand, e ne sono rimasta impressionata. Per essere una fiera piccola, i banchi erano tanti e molto ben forniti, oltre ad essere molto vari per accontentare tutti i gusti. Oltre ai classici manga, action figure e abbigliamento alternativo, ho trovato un banchetto dedicato a oggetti tradizionali giapponesi e una ragazza che vendeva strumenti appositi per disegnare manga. Ho sottovalutato tantissimo questa fiera, mettendomi a disposizione un budget ridotto: in una sola mezz'ora avevo già adocchiato almeno una decina di oggetti che volevo tantissimo e non ho potuto acquistare. Molto carina anche l'idea della lotteria a 1 €: spendendo questa cifra, a seconda del colore del tuo biglietto, potevi vincere un manga, una spilla, gadget vari e perfino un Nintendo 3DS (sì, qualcuno se l'è portato a casa al prezzo di 1 €, ma quel qualcuno non sono io e quindi gli auguro una dissenteria fulminante).
Altre ottime idee sono state l'idea del contest fotografico, in cui si poteva votare scrivendo il numero della foto corrispondente sul biglietto, e quello di disegno.

Backstage
Nel frattempo, arrivano i due amici di cui sopra e andiamo tutti insieme a cambiarci nei camerini. Vorrei sottolineare il tutti insieme: non c'è nessuna indicazione su quale sia il minuscolo tendone in cui sarebbe consono entrassero solo esseri vagino-muniti. A me non mette particolarmente in imbarazzo cambiarmi di fronte a qualcuno del sesso opposto, ma sono ben conscia del fatto che non tutti la pensano come me. I due spazi erano sì separati da una tenda, ma nessuno mi ha detto in quale sarei dovuta entrare!
Ma insomma, riprendiamo la storia! Usciamo dai claustrofobici camerini, tutti e 3 in cosplay, e facciamo un giro per gli stand e qualche foto ai pochi cosplayer che ci sono. E adesso?
E adesso andiamo fuori. Fa un caldo mortale e la giornata è splendida, quindi ci dedichiamo a qualche fotoset fra di noi, in pura amicizia e divertimento. La location scelta è un prato vicino alla Thousand Sunny, celeberrima barca dell'altrettanto conosciuto One Piece, che qualche fan ha pazientemente assemblato e portato in fiera. Gente abbastanza matta da avere la mia stima.
Ma fare le foto ci ha fatto venire fame! Accompagno gli altri due a prendere un po' di ramen e ci sediamo a mangiare. Dopodiché facciamo il solito giro per gli stand e tutto quello che fanno le persone che vanno a una fiera: rompere gli zebedei agli standisti chiedendo il prezzo di qualunque cosa e divertirsi come pazzi.

Il concerto di Giorgio Vanni
Giorgio Vanni - immagine di repertorio.
In realtà, c'è solo una cosa che stiamo aspettando fomentati all'inverosimile: il concerto del mitico Giorgio Vanni! Per i pochi che non lo sapessero (siete delle brutte persone, sappiatelo), questo simpatico personaggio è colui che canta tutte le sigle italiane degli shounen trasmessi su Italia 1, fra cui Pokémon, Beyblade e I maledetti scarafaggi, ed è quindi molto conosciuto dai nostalgici ragazzi degli anni '90. Ci scaraventiamo (solo con questa parola può essere adeguatamente espressa la nostra foga) sotto al palco, proprio accanto alla cassa, e cantiamo a squarciagola le canzoni che hanno accompagnato la nostra infanzia: oltre alle tre che ho già citato, la scaletta comprendeva pezzi notevoli come Daitarn 3, Jeeg robot d'acciaio, He-man, Il detective Conan, Dragonball, L'Uomo Tigre, Yu-Gi-Oh e L'incorreggibile Lupin. C'è chi balla, chi canta, chi omaggia Giorgio tenendo in mano le cose più disparate: spade laser, pugni, Pokéball nel mio caso, qualunque cosa per far sentire la propria presenza. Nota di forte demerito, però, all'ormai collaudato remix di Max Longhi: cosa c'entra la musica commerciale con Oltre i cieli dell'avventura?! Se avessi voluto sentire qualcosa del genere, sarei andata in discoteca e non sotto a un palco dedicato all'amore profondo e alla nostalgia per gli anime che guardavo da piccola. La mia personalissima idea è che sia una strategia per far riprendere fiato a Giorgio, però questo non giustifica certo la delusione di noi fan. A parte questo, il concerto è proceduto senza intoppi di alcun genere: Giorgio, noto per sbagliare le parole delle sigle da lui stesso cantate, questa volta ha azzeccato gli anni di Naruto e tutte le parole di Yu-Gi-Oh. Comunque, è sempre un'emozione unica vederlo dal vivo: ha un'energia e un contatto col pubblico davvero strabilianti. E già che ci siamo fatti venire un polipo alle corde vocali con le sue canzoni, perché non chiedere al nostro beniamino un autografo e una foto? Giorgio ci accoglie con un gran sorriso e il fiatone: mi è sembrato davvero una persona carina e alla mano, oltre che particolarmente affezionato al suo pubblico.

Extra
Mentre facciamo la fila per incontrare Vanni, c'è uno spettacolo di danza per omaggiare Lindsey Stirling, artista emergente americana nota per la sua abilità nel suonare il violino e ballare contemporaneamente. A questo evento è correlata anche una lotteria gratuita in cui si possono vincere i suoi CD e un mousepad (abbiamo provato a partecipare per conto di un amico, ma la fortuna ci è evidentemente avversa!). Un intermezzo carino, molto brave le ragazze, ma come commenta qualcuno in fila davanti a me: "Queste, dopo Giorgio Vanni, cosa sperano di ottenere?". E' sì un bello spettacolo, io stessa apprezzo la Stirling, ma non lo trovo molto inerente a una fiera del fumetto. Questo intermezzo però mi dà modo di osservare le foto partecipanti al concorso fotografico: tutte bellissime, davvero di primo livello!

MIWA - altra immagine di repertorio.

MIWA e i suoi componenti

Ma gli spettacoli non sono finiti qui! Dopo aver cenato, conosciuto gente e salutato persone incontrate per caso, e dopo essere stati cacciati a viva forza dall'area commerciale che stava per chiudere, siamo tornati sotto al palco, stavolta a sentire i MIWA e i suoi componenti (solo MIWA pe gli amici). Le mie orecchie sono mai andate per la loro strada e sopra al pubblico volano due palloni con cui giocare: e allora fiondiamoci sotto al palco... di nuovo! L'esibizione è kitsch come al loro solito: di parolacce ne hanno a non finire, sia da sparare sul pubblico che da infilare nelle canzoni (i MIWA sono conosciuti soprattutto per le loro parodie delle sigle di vari cartoni). Per non parlare dei coriandoli sparati sul pubblico in maniera casuale durante le esibizioni, o delle bolle di sapone che sono ricadute sugli spettatori. Ma in fondo non è per questo che tutti li seguono? Il trash è proprio il punto di forza del gruppo, e difatti l'hanno usato alla perfezione come al loro solito. Il repertorio comprende, oltre a varie sigle già sentite nel pomeriggio, alcune chicche di simpatia come Gotta kill 'em all, parodia della sigla dei Pokémon, e Heidi troia (non me ne vogliate... si chiama proprio così!). Splendido il finale sulle note di Ken il Guerriero, e complimenti a questi quattro squinternati in maschera per averci fatto cantare, ridere e perfino pogare!

Fine (?)

Dopo il concerto, i miei polipi alle corde vocali si sono ormai evoluti in frittura di mare e le mie orecchie mi hanno salutato definitivamente. E mi sono pure beccata il raffreddore a forza di passare dall'area stand a quella spettacoli. Tutto questo avrà fermato la vostra Xenya? Scopritelo nella prossima puntata di CUSPlay Pisa - Un'avventura lunga un weekend!

-Xenya-

PS: Le immagini sono prese da Internet, perché ho dimenticato il cavetto della macchina fotografica a casa, ergo dovrete aspettare un po' prima di avere le foto. Ma non temete! Ne ho fatte una carrellata e mezzo e nel weekend le troverete sul blog!

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