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sabato 27 settembre 2014

Recensione negativa su Transformers 4

Esordirò questa recensione parafrasando Games of Thrones: "Quando Michael Bay fa un film il destino si ferma e tira una moneta, se viene testa è un capolavoro, se viene croce una schifezza."
Nel caso di Transformers 4 la moneta si deve essere rotta tanto fa schifo.

Commander prima...
Premetto che quando vado a vedere un film, cerco di andarci più informato possibile, ma a questo giro è andata male. Il trailer e le prime impressioni su FB indicavano un film con poca, pochissima trama e un sacco di botte; invece è stato deludente su ogni aspetto; tranne gli effetti speciali.

....Commander dopo
Trama: pressochè inesistente, ma questo era da aspettarselo; quello che non mi è andato giù è la quantità di incongruenze ed errori grossolani e facilmente rimediabili che mi hanno mandato fogo il film. Faccio alcuni esempi: il film esordisce con un fossile di dinosauro al polo nord.... costava molto scrivere polo sud invece che "Artide"? Altro errore: Un magnete tira su palazzi, autobot e navi intere, un omino trattiene una borsa con un pezzo di metallo..... Altro errore: un ascensore cinese con scritto "max 680 kg" si blocca per il peso di 4 persone con la sopracitata borsa; uno scende e l'ascensore parte; da questo si evince che la borsa pesi almeno 350 kg, calcolando un peso medio delle persone di 80 kg cadauna, peccato che la borsa in questione venga portata a spalla per mezz'ora buona del film. Errori facilmente evitabili di questo tipo ce ne sono almeno una decina, ma uno potrebbe questionare sul fatto che uno non va a vadersi "trasformers 4" per la trama o per la coerenza, in fondo son botte tra robottoni alieni....
Vero, peccato che sia deludente anche in questo.

Grimlock, cavalcato da Commander.
Botte: il trailer mostra Grimlock, (il dinobot tirannosauro) che viene cavalcato da Commander, distruggendo cose; ecco quello è l'unico pezzo fico. Il film dura 2 ore e mezzo, di cui la prima metà alterna una trama padre/figlia veramente povera e insipida, con attori completamente inespressivi e fuori luogo, talvolta sembrava di vedere una brutta recitazione da giocatore di ruolo di serie B.

Ad ogni modo, all'arrivo della pausa tra i due tempi, nonostante gli errori e le incongruenze di trama, il parere generale è stato: "Ok, noioso, però ha buttato le premesse per un secondo tempo esplosivo".

Il secondo tempo è un tripudio infelice di battute umoristiche di rara tristezza sullo stampo di quelle di Warcraft 3. Dei dialoghi tra gli Autobot non se ne salva uno, è un continuo inascoltabile di stereotipi che fanno sanguinare le orecchie; l'unico che salvo è Bumblebee, fico come in ogni film della serie.
Bumblebee.
I combattimenti sono molti meno di quanti uno si aspetterebbe, inoltre anch'essi sono deludenti: i nemici appaiono fichi e fortissimi all'inizio, salvo poi rivelarsi delle chiaviche inguardabili; ben lungi dallo scontro finale di "Transformers 3".

Ultima nota negativa: "Transformers 3" si basa tutto sul fatto che gli Autobot non possono andarsene dalla Terra, perchè non hanno un'astronave; nel 4 Commander parte a razzo per lo spazio.... così, a caso.

Deluso, amareggiato e con le aspettative tradite, pongo questo film all'ultimo posto della saga di Trasformers, anche dopo il secondo film che resta comunque anch'esso davvero triste da guardarsi.

-Imrik-

mercoledì 24 settembre 2014

LA CROCIATA DEGLI INNOCENTI

Copertina del volume 1.
Salve a tutti cari lettori! Oggi torniamo a parlare di manga, finalmente! Nello specifico, voglio prendere in esame una miniserie composta di soli 3 volumi: La crociata degli innocenti.

Inizio subito col dire che questo manga non è stato un acquisto programmato, me l'ha consigliato il mio fumettaro di fiducia. Inoltre, sono stata attratta dal prezzo di lancio del primo numero, solo 1,95 € (mentre i successivi costano 4,95 €). Faccio anche un'altra premessa: il numero conclusivo non è ancora uscito, che io sappia, per cui mi baserò sui due volumi che ho letto.

La trama, come si evince dal titolo, parla di crociate ed è improntata in Francia. In un piccolo villaggio di cultura prettamente cristiana, vi sono alcuni ragazzini di età compresa fra gli otto e i quattordici anni che sognano di fregiarsi del titolo di templari per riconquistare Gerusalemme e combattere i peccatori. Etiénne, un modesto pastore fortemente cristiano e vero protagonista dell'opera, un giorno riceve da Dio in persona una lettera e una tromba, grazie alla quale può compiere miracoli. Una volta convinto il villaggio della sua purezza di spirito e sincerità, Etiénne "il fancuillo dei miracoli" parte insieme ad altri ragazzini (i "dodici apostoli") alla conquista della Città Santa.
Ma cosa succederebbe se si scoprisse che gli eretici non sono i mostri cornuti che i nostri eroi si sono sempre immaginati, bensì umani come loro?
Pagina del primo volume.

La crociata degli innocenti è un manga decisamente crudele, nonostante il tratto di disegno sia così delicato da far apparire la maggior parte della combriccola come delle donne. I personaggi principali sono fortemente caratterizzati, e ognuno ha un preciso scopo per unirsi alla missione: Etiénne lo fa perché lo sente come un dovere impartitogli da Dio, c'è chi si unisce per essere riconosciuto come Templare, chi perché spinto dai genitori alla ricerca di approvazione sociale e chi per guarire dalla lebbra.

Questo manga è un ritratto dei tempi delle crociate, in cui fanciulli innocenti si scontrano con la crudeltà del cristianesimo e della realtà dell'epoca.
Insomma, senza farvi troppi spoiler, è un manga che mi sento davvero di consigliarvi, nonostante il mio ateismo mi imponga di leggerlo con un certo distacco.

Dettagli tecnici:
  • Titolo originale: Innocents shounen juujigun
  • Genere: Seinen
  • Autore: Usamaru Euruya
  • Casa editrice: Goen
  • Per un pubblico: Adulto
  • Sovracoperta: Sì

Resoconto personale:
  • Prezzo: Medio
  • Disegni: 8
  • Trama: 9
  • Caratterizzazione dei personaggi: 8.5
  • Voto finale: 8

-Xenya-

sabato 20 settembre 2014

MASSA COMICS - UNA BELLA SORPRESA E UNA PUBBLICITà MERITATA

Salve a tutti! Qui è la vostra fedele Xenya!
Oggi vi voglio parlare di una fiera di cui ignoravo totalmente l'esistenza: il Massa Comics. Questa fiera, giunta alla quinta edizione, si è tenuta a Parco Ronchi, in provincia di Massa Carrara. Purtroppo nessuno si è degnato di fare pubblicità a questa fiera che, a mio modesto parere, merita davvero. Ma andiamo con ordine!

Verso ora di pranzo io, Imrik e una coppia di amici ci siamo avventurati a Massa. C'è da dire che il parco non è facilmente reperibile, ma una serie di cartelli in punti strategici ci ha portati in fiera senza troppi sforzi. E qui mi sento di soffermarmi sulla location, che è splendida. Il parco è abbastanza grande, nonostante la fiera sia ancora piuttosto piccolina, e il fatto che questa fiera sia immersa nel verde è sicuramente un punto a suo favore, visto che è davvero piacevole.
La fiera è, in ogni caso, metà all'aperto e metà al chiuso.

Per quanto riguarda gli stand, erano pochi, ma molto mirati. C'era lo stand dedicato esclusivamente ai videogiochi, quello che vendeva solo manga, quello specializzato in gadget, eccetera eccetera. Purtroppo non erano molto ben forniti, ma considerando gli standard della fiera (che comunque si sta ampliando di anno in anno) andavano benissimo. Anche perché, essendo fortemente "specializzati", hanno facilitato non poco le ricerche mirate degli acquirenti.

Sorvolerei sul pranzo, che è stato davvero pessimo (sul serio, adoro la cucina giapponese, ma i mochi sono davvero tremendi!), e mi sposterei sull'enorme prato recintato a sinistra della fiera. Qui troviamo spazi dedicati ad hobby più prettamente geek, come i bersagli allestiti per il tiro con l'arco e i tornei di spade in lattice per chi vuole scaricare lo stress menando qualcun altro. Molto bravi anche i ragazzi che hanno suonato musica celtica!

L'ospite chiamato dallo staff era anche di un certo livello: stiamo parlando di Fabrizio Mazzotta, il doppiatore di personaggi storici, come Puffo Tontolone (I puffi), Eros (Pollon), Mignolo (Mignolo e Prof) e tantissimi altri, che ci ha allietato l'attesa della gara cosplay con doppiaggi improvvisati e racconti dei suoi innumerevoli lavori. Insomma, per essere una fiera piccola si sono trattati bene!

La cosa che più mi ha stupita, però, è stata la consistenza dei workshop. Il sabato si è tenuto un corso di fotografia con tanto di premi, e girando in fiera si poteva assistere a corsi di disegno manga e spiegazioni su come creare protesi per il viso. Insomma, il Massa Comics ne aveva veramente per tutti i gusti, e nonostante le dimensioni limitate della fiera c'era davvero di che passare il tempo.

E ora veniamo all'argomento che più mi sta a cuore: la parte cosplay della fiera! Il livello dei costumi era medio, per così dire, fatta eccezione per due o tre costumi che spiccavano per complessità. Non ho assistito alle premiazioni della gara cosplay (che ha avuto una ventina di partecipanti), ma nel mio piccolo penso che i vincitori fossero abbastanza scontati. La gara è stata comunque molto piacevole, nonostante il ritardo con cui è iniziata.

Punto in più anche per l'esibizione dell'ormai nota cantante Sunita (che personalmente adoro), la quale ci ha regalato una splendida performance vocale. La sua presenza scenica sul palco e la sua esibizione canora sono state decisamente all'altezza delle mie aspettative!

Insomma, la fiera ha decisamente superato le mie previsioni. E, onestamente, non trovo giusto che sia così poco sponsorizzata, perché personalmente mi sento davvero di consigliarvela!

-Xenya-

Per concludere in bellezza il post, ecco un paio di link utili:
  • http://it.wikipedia.org/wiki/Fabrizio_Mazzotta [pagina Wikipedia di Fabrizio Mazzotta]
  • https://www.youtube.com/user/KeNeChappO [canale Youtube dei presentatori]
  • https://www.facebook.com/massacomics.andgames.1?fref=ts [pagina ufficiale della fiera]

mercoledì 17 settembre 2014

DRAGON TRAINER 2 - PERCHE' E' COSI' FAMOSO?


Dragon Trainer è diventato così famoso in poco tempo che io stessa ho cominciato ad avere dei seri dubbi sul guardarlo o meno. Ma, dopo aver visto il primo film per caso in televisione, ho pensato davvero che ne valesse la pena. Così, mi sono presa Imrik per una serata e ci siamo avventurati in una sala del The Space di Livorno piena di bambini entusiasti.
-Sai,- mi ha detto -ho sentito dire che è molto più sull'impronta Disney rispetto al primo.
Sono sprofondata nella poltrona del cinema sbuffando, visto che dopo questa affermazione mi aspettavo una sorta di musical contornato da storie d'amore colanti miele. Per mia fortuna, Dragon Trainer 2 non è nulla di tutto questo.

La trama del primo film può essere brevemente riassunta così: a Berk, un villaggio di vichinghi, Hiccup, il figlio del capovillaggio, si rifiuta di uccidere draghi com'è tradizione, motivo per cui si scontra continuamente col padre Stoick. Dopo aver addestrato di nascosto un "pericolosissimo" drago appartenente alla specie dei Furiabuia e altre mille vicissitudini, Hiccup convince finalmente tutto il villaggio a fidarsi dei draghi: ergo, in poco tempo ogni persona a Berk finisce per avere (e cavalcare) il proprio drago da compagnia.

Il protagonista in volo su Sdentato.
La trama del secondo film è un po' più complessa da riassumere, soprattutto senza fare spoiler di alcun genere. Sono ormai cinque anni che Berk ha imparato a convivere con i draghi. Stoick vorrebbe che il figlio diventasse capovillaggio, ma Hiccup è molto dubbioso e ha altri interessi: vola a cavallo del suo Sdentato (il Furiabuia del protagonista) per scoprire terre inesplorate e poter così disegnare una mappa del mondo intorno a lui. Durante uno dei suoi voli, insieme alla fidanzata Astrid, scopre una strana struttura fatta di ghiaccio. Tempestosa, il drago di Astrid, viene catturato da tale Eret, il cui compito è catturare draghi per consegnarli a tale Drago Bludvist, il quale li corazza per farne un esercito personale. Da qui si dipana la trama vera e propria, e moltissime domande dovranno trovare risposta. Esistono dunque altri cavalieri di draghi? Quali sono le intenzioni di Drago Bludvist? E chi è Valk, il misterioso cavaliere incontrato da Hiccup durante il suo ritorno al villaggio? E ancora, Hiccup accetterà la proposta del padre?

Dragon Trainer è un film d'animazione come non ne vedevo da tempo. E' sì, molto tenero, ma mai
Testa Bruta, il mio personaggio preferito!
melenso o sdolcinato, anche perché le scene più dolci sono comunque intramezzate da altre che non mancano di strappare una risata. Le storie d'amore non mancano, ma non sono mai troppo invasive, né il film è pieno di canzoncine che lo interrompono come siamo abituati a vedere nei classici Disney. I personaggi sono tutti ben caratterizzati (anche se, personalmente, ritengo Testa Bruta una spanna sopra agli altri) e anche Sdentato fa sorridere con le sue buffe espressioni che lo rendono più simile ad un docile micio che a un pericoloso drago. Anche i colpi di scena sono ben studiati e tengono col fiato sospeso per tutta la durata del film.

Insomma, un film adatto a tutte le età e che sicuramente mi sento di consigliarvi. Non fatevi ingannare dal fatto che sia così mainstream, vale davvero il prezzo del biglietto!

-Xenya-

[Imrik dice: sono pienamente d'accordo, anche se il primo è per me superiore; posso solo aggiungere che la colonna sonora del 2 è una delle migliori mai prodotte per un film di animazione.]

sabato 13 settembre 2014

Festa dell' Unicorno, finalmente Imrik e Xenya di nuovo insieme

Salve a tutti, dopo varie peripezie, avventure, viaggi etc... io e Xenya abbiamo deciso di riprendere in mano il blog da dove eravamo rimasti, e pertanto questo è il mio articolo di rientro:

La Festa dell' Unicorno a Vinci, nel bel mezzo della Toscana.
Visuale di Vinci dall' alto

Questa festa che si tiene oramai da più di dieci anni durante l'ultimo week end di Luglio ormai è diventata una delle principali fiere del centro Italia, grazie a una sapiente gestione logistica ed economica. Il posto è molto carino e ben attrezzato in quanto si tratta del centro storico della città (con tanto di museo di Leonardo Da Vinci), ma la cosa che ha reso la Festa dell' Unicorno un successo crescente è l'aver saputo unire tutto l'ambiente "geek" e non solo cosplay.
All'interno della fiera troveremo aree fantasy, ricostruzioni medievali, un quantitativo colossale di bancarelle, fuochi d'artificio e chi più ne ha più ne metta.

Imrik e Xenya in fiera ^^
Siamo partiti di buona lena, in modo da arrivare verso ora di pranzo, stavolta in cosplay, Xenya una carinissima Cleon di Puzzle Bobble e io vestito da Tam Tam, un ingombrante totem dello stesso
videogioco. L'ingresso per i cosplayers era di 8€, 10 per i "babbani", prezzo onestissimo per le dimensioni e i servizi della fiera.

Un mio amico vestito da nano
I banchetti ci offrono ogni tipo di cibaria desiderabile, le bancarelle sono molto diversificate proprio per la natura insolita della fiera, il programma vario e ampio.
Per quanto riguarda me e Xenya, abbiamo deciso di prenderci il nostro tempo e girare la fiera con calma, anche per via dell'ingombro del mio outfit, senza considerare varie sfilate, gruppi di ballo, gare cosplay ed altro e abbiamo pensato solo a girellare scartabellando tra le strade, rimanendo soddisfatti in pieno.

Un credibilissimo Taranduil
Una driade dei boschi











Come evento mi sento di consigliarlo pienamente, non solo perchè impegna tranquillamente tutta una giornata, ma oltre che ad offrire molte e varie fonti di intrattenimento è anche molto meno caotica di Lucca Comics and Games, quindi più adatta anche a persone non strettamente  amanti solo del cosplay.

Saluti,

-Imrik-

IMPORTANTE! Le foto di questo post sono state prese da Internet. Se qualche fotografo dovesse riconoscere una delle sue opere, ce lo faccia sapere! Provvederemo subito a dargli i crediti della foto o a rimuoverle, a seconda della sua volontà!

giovedì 11 settembre 2014

Rimini comix - Fondoschiena per tutti, senza fuso orario!


PREMESSA: Questa recensione è stata scritta parecchio tempo fa, ma non ho mai fatto in pubblicarla a causa della febbrile scrittura della tesi! Ma adesso sono tornata, più in forma che mai!


* * *

Salve a tutti, carissimi lettori!
Sono reduce (sì, reduce, visto che più che una fiera è stato un vero e proprio tour de force) dal Riminicomix, la famosa fiera del fumetto di Rimini (ma dai!), ormai giunta, mi dicono dalla regia, alla trentesima edizione!
Dunque, io e i due amici con cui sono andata abbiamo fatto solo due giorni di fiera su quattro, ma penso che bastino e avanzino per dare le mie impressioni.

Sinceramente, me l'aspettavo più grande, a sentire quello che diceva la gente. Certo, lo spazio all'aperto è effettivamente grande, anche se i punti nevralgici della fiera sono praticamente impossibili da attraversare, vista l'affluenza enorme di gente! A deludermi (in parte) sono stati gli stand, posizionati a mo' di doppio corridoio, che erano davvero molti meno di quanti mi sarei aspettata da una fiera così conosciuta. Per quanto piccoli, comunque, erano mediamente ben forniti. Certo, vendevano le stesse cose che si trovano a ogni fiera: action figure, manga, gadget e abbigliamento giapponese o alternativo (tranne uno che vendeva magliette che si illuminano al buio, semplicemente spettacolari!).
Anche gli stand di cibarie e beveraggi mi sono piaciuti molto, perché accontentavano un po' tutti i gusti, e questo in una fiera non è secondario.
Per quanto riguarda la parte cosplay, devo dire che sono rimasta un po' delusa. Certo, qualche persona con costumi degni di nota c'era, e a dire il vero c'erano un'enormità di cosplayer e per tutti i gusti, ma visto il caldo molte cosplayer in costume da bagno hanno monopolizzato le reflex dei professionisti. Girando su internet, ho perfino trovato foto di... culi. Vabbè. Comunque non importa, non posso neanche biasimarle più di tanto visto il caldo estremo, e del resto lo immaginavo.
Un'altra cosa positiva è che c'è stata una gara cosplay ogni giorno (o comunque esibizioni più in generale). E' proprio vero che Rimini è una specie di Ibiza italiana col fuso orario sballato! Le esibizioni sono andati avanti fino a più delle 23. Anche se non ho seguito le gare perché ho preferito fare altro, è semplicemente fantastico, perché è davvero difficile annoiarsi in una fiera del genere!

Tornando ai gadget, ho fatto solo due acquisti: una maglietta di Sailor Moon che si illumina al buio (adattissima alla discoteca!) e un parasole di pizzo nero. Ma sono comunque molto soddisfatta, perché adoro entrambe le cose!

E quindi, in definitiva, mi è piaciuta questa fiera, nonostante appunto sia rimasta delusa dal numero dei banchetti. Per le foto invece rimarrete delusi, perché non le ho fatte io! >.>

Unico promemoria: la prossima volta, cara Xenya, a Rimini vacci in costume da bagno, e non con un cosplay con l'anima in fil di ferro, perché è davvero poco pratico e troppo caldo!

-Xenya-