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lunedì 7 luglio 2014

Sailor Moon Crystal Act 1 - Impressioni e guida anti-rompiscatole!



Signori e signore, ci siamo!
Sabato 5 luglio è finalmente uscito il reboot di Sailor Moon che molti, me compresa, stavano aspettando con impazienza! Lo streaming con sottotitili in varie lingue, fra cui ovviamente l'italiano, è reperibile sul sito Nico Nico... ma fate presto a guardarlo, perché rimarrà gratuito solo per 2 settimane, poi diventerà a pagamento! In ogni caso, potete vedere l'episodio a questo URL: http://ch.nicovideo.jp/sailormoon-Italian

Ovviamente non c'è bisogno che io vi racconti la trama, visto che tutti sanno di cosa parla Pretty Guardian Sailor Moon (Bishoujo Senshi Sailor Moon per i più pignoli), quindi passerò direttamente ai miei commenti e alle mie considerazioni personali.

Il primo episodio è la trasposizione animata del primo capitolo del manga: Act 1 - Sailor Moon. E grazie al cielo è davvero fedele al manga, sia come grafica che come contenuti (a parte l'aggiunta di un paio di particolari qua e là, ma comunque roba di poco conto). La opening è davvero molto bella, sia come melodia che come significato, ed è accompagnata da immagini che hanno poco da invidiare all'edizione cartacea. Anche la ending è molto piacevole, anche se la opening mi piace di più. La storia è, come ho già detto, quella uscita dalla penna della Takeuchi (ben diversa da quella robaccia da bambini che ci hanno propinato sulla Mediaset). E quindi, in definitiva, mi è piaciuto?

Complessivamente sì. Sono molto contenta di averlo visto, e di certo continuerò a seguire con passione le vicende delle Sailor Senshi, anche se ho letto il manga 3 volte. Però ci sono alcuni dettagli che mi hanno lasciata un po' perplessa, e riguardano tutti la stessa cosa: la trasformazione della bella guerriera che veste alla marinara. Andiamo nello specifico:
  • La trasformazione è in computer grafica. Per quanto realizzata bene, non ci incastra assolutamente nulla con il design dell'opera, e rende il tutto un po' forzato. Voglio dire, gli anime sono disegnati in due dimensioni, perché ficcarci una tridimensionalità che stona? Poi beh, se vogliamo essere cattivi, la musica di sottofondo è più bella nella vecchia generazione Sailor... ma questo dipende tanto dai gusti personali!
  • La trasformazione è pressoché identica a quella del vecchio anime che tutti conosciamo: Sailor Moon diventa trasparente, le compaiono gli abiti addosso pezzo per pezzo, fa le sue mosse chic, le compare la luna dietro e blablabla. Ora, nel manga non ci mette assolutamente tutto quel tempo a trasformarsi (pronuncia la formula, i vestiti cambiano e ciao); è forse la differenza più evidente con l'opera in volumetti. Ho l'impressione, però, che sia stata una scelta calcolata per i nostalgici, per non "traumatizzarli" troppo con lo stacco dal vecchio anime.
Qui potete vedere le due trasformazioni a confronto: https://www.youtube.com/watch?v=g1xXXfvBPc0

Altra cosa di scarsa qualità è il sottotitolaggio nella nostra bella lingua: hanno tradotto il nome giapponese dell'acconciatura di Usagi, "odango", con "boccoli", che sono due cose piuttosto diverse. Sarebbe bastata una brevissima spiegazione a margine su cosa sono gli odango, no? Anche la formula con cui si trasforma ("Moon Prism Power! Make up!" nella versione originale) è stata tradotta con il più famoso "Potere del cristallo di luna, vieni a me!". Perfino il nome originale di Milord, Tuxedo Kamen, è stato tradotto con Tuxedo Mask. Davvero, non ce n'era alcun bisogno. Ma tutto sommato, questi sono particolari quasi insignificanti, che non vanno a intaccare la qualità dell'anime: sono io che sono pignola in quanto a un passo dal diventare traduttrice!

Per il resto, penso non ci sia proprio nulla di cui lamentarsi: il design è molto simile a quello del manga, e anche le battute sono praticamente identiche. Quindi, adesso parte il mio personalissimo sfogo: ma perché cavolo la gente continua a lamentarsi e a stare attaccata al vecchio anime?! Volevamo più o meno tutti un'opera fedele a quella originale, e l'abbiamo avuta. Addirittura c'è qualcuno che si lamenta del fatto che in una delle primissime scene (ovvero la protagonista che scappa a scuola perché è in ritardo) manchino, rispetto al vecchio cartone, la spilla magica sul fiocco della divisa scolastica e un toast che Usagi/Bunny si ficca in bocca prima di uscire di casa. Beh, cari geni del male che non siete altro, in quella scena Usagi non ha ancora incontrato Luna, quindi è ovvio che non può ancora avere la spilla. Inoltre, quello stramaledetto toast nel manga NON ESISTE. Fatevene una ragione.

Qualcun altro invece ha avuto la brillante idea di commentare così il primo incontro fra Usagi e Mamoru/Marzio/come lo volete chiamare: "ma perché qualcuno dovrebbe avere uno smoking in pieno giorno?" (nel vecchio anime il tipo ha un abbigliamento un po' più casual). Se la gente si informasse un minimo prima di parlare, saprebbe benissimo che è la stessa Usagi a dirlo nell'originale, e che quindi non c'è nessun bisogno di rompere le scatole rimarcandolo.

Ho capito che lamentarsi è nella natura dell'essere umano, ma qui qualcuno se ne sta approfittando spudoratamente...

Sono comunque contenta che tanti, come me, abbiano invece apprezzato questo primo episodio di Sailor Moon Crystal, e che siamo tanti a non veder l'ora di guardare il secondo episodio, in cui appare la più scrausa delle Sailor (Mercury). No, mi spiace, lei è quasi inutile pure nel manga...

-Xenya-

sabato 5 luglio 2014

Madoka Magica - il film

Salve a tutti cari lettori.
Mercoledì sera, come forse saperte, in una manciata di cinema è uscito il terzo film basato sul manga Puella Magi Madoka Magica.
Purtroppo in Toscana solo un paio di cinema ha investito nel film pubblicato dalla Dynit, di cui il più vicino a Pisa, pertanto Xenya mi affidò giorni or sono il compito di andarmelo a vedere per poi farne una recensione.

Le 5 maghette da sinistra a destra: Kyoko, Sayaka, Madoka, Homura e Mami.

Intanto il nome completo del film è:
Puella Magi Madoka Magica Parte terza -La storia della ribellione-.


Kyubey, l'Incubator.
Dunque, non è facile fare una recensione senza spoiler, però ci provo.
Partiamo dal fatto che la storia del manga è raccontata nei primi due film, mentre questo film racconta una storia diversa, completamente slegata, che però necessita di aver letto il manga o aver visto i due film precedenti perchè dà scontato che lo spettatore sappia esattamente come funzionano le maghe.

Il succo di Madoka è in sintesi che esistono alcune creature (incubator) molto simili a micetti, in grado di realizzare un desiderio delle ragazzine, le quali in cambio però verranno trasformate in maghe il cui compito per tutta la vita sarà di lottare contro le streghe, creature responsabili di molte morti violente e suicidi nel mondo. Detto ciò, mentre nel manga tutto ruota intorno a Madoka, che arriva a diventare una sorta di divinità, in questo film la protagonista è Homura, che si rende conto che la città in cui vivono è una realtà fittizia fatta per tenere prigioniere le maghe, per delle ragioni che verranno rivelate solo in fondo. Homura indaga per tutta la durata della proiezione, fino a rendersi conto che deve essere proprio una di loro cinque ad aver intessuto l'illusione, ma per quale scopo?  Inoltre chi delle maghette ha ordito questa sorta di gabbia dalla quale sembra impossibile uscire? Se siete curiosi, provate a cercarlo in streaming o a scaricarlo; siccome già da un anno è uscito in Giappone, qualcosa dovrebbe essere già trovabile.

Madoka al suo stadio massimo di potere.

Il film "La storia della ribellione" parte da un punto in cui le protagoniste sanno già come funzionano i loro poteri e quindi non c'è alcuna spiegazione per gli spettatori, inoltre è una storia non autoconclusiva (probabilmente avrà un sequel almeno in Giappone) che stravolge completamente ciò che accade nel manga.




Difetti:

Se uno non ha letto il manga, il film è assolutamente incomprensibile.
Se uno ha letto il manga, il film comunque è attrigatissimo e da ultimo lascia con un senso di incompiutezza.
Nonostante possa sembrare un film complesso, la trama è veramente povera, si può raccontare in 20 secondi.
Ci sono molti punti in cui il regista vuole palesemente allungare il brodo e non ha idea di come fare a raggiungere la durata necessaria per essere considerato un film.
I combattimenti contro le streghe generiche sono insensati, e per quanto piuttosto inquietanti, sono completamente diversi dagli scontri del manga; sono virtualmente dei balletti e delle filastrocche.
Le Puellae si trasformano insensatamente alla Sailor Moon.


Pregi:
Fan art ispirata al film: Madoka e Homura al loro apice.
Alcuni combattimenti sono davvero belli, se il film fosse stato solo di scontri tra le Puellae sarebbe venuto fuori un capolavoro action.
I colori sono molto belli, alcune scene sembrano uscite da film di Miyazaki, altre disegnate a matita ma comunque sempre molto attinenti all'atmosfera che vogliono creare.
I dialoghi. alcuni dialoghi tra le varie protagoniste sono dei capolavori di sensibilità.




Bilancio finale:
Son contento di averlo visto,  però non vale i soldi del biglietto (tant'è che la sala era semivuota). E' capitato che fossi già in zona, altrimenti non sarebbe valsa la pena di spostarsi per guardarlo.
Nel complesso, cercando di fare una critica più oggettiva possibile, arriva a prendere un 6 risicato oscillante tra scene veramente notevoli ed altre seriamente noiose o fuori tema.
Mediamente un'opera tirata via.

Buona visione,

-Imrik-



mercoledì 2 luglio 2014

Final Fantasy Tactics - Il giochino degli spiegoni!

Il protagonista e il suo portabilissimo abbigliamento.

Ah, le vacanze estive! Per gli scolari durano 3 mesi, i maturandi le sognano un po' più a lungo e gli universitari non sanno neanche che cosa siano. La vostra Xenya, però, ha appena finito gli esami dell'università triennale e ha voluto festeggiare! Ora, siccome andare al mare era troppo mainstream, la vostra prode cacciatrice di post dai capelli rossi s'è fatta accompagnare da Imrik a Livorno, e precisamente in un centro commerciale piuttosto famoso. L'idea era quella di prendere un caffè e fare un giro per i soliti negozi d'abbigliamento, cianfrusaglie e qualunque altra roba da ragazza ventiduenne.
E invece no. Perché davanti all'entrata del centro commerciale c'era LUI. Il GAMESTOP. Gioia e giubilio di chiunque possieda una console abbastanza recente, il paradiso di ogni bambino, e decisamente attraente per chi come me si vuole buttare nelle ceste stracolme di videogiochi usati con tutta la testa. Insomma, per farla breve, siamo andati a prendere 'sto benedetto caffè e poi mi sono buttata dentro il negozio senza neanche guardarmi intorno.
E' cominciato tutto dagli espositori con i giochi usati del Nintendo DS, tra gli sguardi un po' perplessi della gente che ancora non è abituata al fatto che una ragazza possa entrare da GameStop senza essere trascinata a forza. Morale della favola, fra i vari giochini minori che non mi hanno convinto più di tanto per via della probabile scarsa longevità, mi ha attirato una scatolina che riportava il nome "Final Fantasy Tactics A2: Grimoire of the Rift". Usato, alla folle somma di 9.98 €, proprio come il Dragon Quest che mi ha fatta innamorare perdutamente. Sembrava un buon JRPG, uno spin off di Final Fantasy.
Insomma, lo prendo e comincio a giocarci dopo aver dato una lettura veloce al libretto d'istruzioni.

Ebbene, ci troviamo in una sequenza lunga e noiosissima nei panni di un ragazzino che, l'ultimo giorno di scuola, non vede l'ora di iniziare le sue vacanze estive (tanto per rimanere in tema), ma viene messo in punizione per essere arrivato in ritardo. Si trova dunque ad andare in biblioteca, dove trova un libro dimenticato sul tavolo e, siccome non è nella natura dei ragazzini farsi i cavoli propri, comincia a leggerlo. Il libro gli chiede un nome: oltre ad essere un po' stronzetto, 'sto tipo è anche un po' teppista, e ci scrive il suo. Sappiamo tutti che farsi gli affari degli altri non porta a nulla di buono: e infatti il teppista atterra in maniera poco aggraziata in un altro mondo, e precisamente in mezzo ad una battaglia con un pollo gigante. Il capo del gruppo di combattenti ci dice giustamente di levarci da tre passi, ma noi no, vogliamo combattere senza sapere neanche dove cavolo siamo finiti!
Entriamo così nel vivo della battaglia (non senza prima aver letto un dialogo pressoché infinito!), e finalmente possiamo prendere controllo del personaggio e delle altre unità. Ci viene spiegato lo stretto indispensabile, e inizialmente non è facile capire come funzioni la battaglia (oltre al fatto che il touch screen non fa mai quello che vuoi tu, e la cosa è davvero irritante!). Inoltre, per quanto il mio livello di inglese sia molto buono, la lingua straniera è un handicap per un neofita. Voglio dire, io non sono mai riuscita a finire Final Fantasy X in italiano...

Beh, dopo la battaglia (inutile dire che ho perso miseramente!), il capogruppo ci spiega che siamo in un clan di un mondo chiamato Ivalice, di cui adesso facciamo parte e a cui possiamo pure dare un nome. Fin qui, niente di strano. Noi gli raccontiamo del fatto che dobbiamo tornare a casa a pulire la biblioteca e tutto quello che è successo, e anche qui tutto a posto. Il problema è che adesso entriamo nel vivo delle spiegazioni, che sono INFINITAMENTE LUNGHE. Ok, è una bella cosa avere una specie di tutorial che aiuti chi gioca per la prima volta, ma c'era proprio bisogno di mettere 10 finestre di dialogo per ogni azione? Infatti, ogni volta che facciamo un'azione nuova, il tipo di turno ci spiegherà il come, il quando e il perché. E siccome le azioni possibili sono davvero tante (equipaggiare e comprare oggetti, scegliere le quest, affrontare esami per far crescere il clan, cambiare classe dei personaggi, aggiustare le abilità, organizzare il bottino...) tutto ciò si traduce in una frustrazione e un fastidio che renderebbero violento il più pacioccone dei santi. Vi basti sapere che ho in cassetta più o meno 3 ore di gioco e ho completato solo 4 quest: il resto sono solo dialoghi! Però le cose essenziali, come quanti HP puoi recuperare usando una pozione, non te le dice nessuno. Santo Cristo, e io gli strumenti che ce li ho a fare se non mi dite come cavolo funzionano?!
Un'altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è che non possiamo esplorare la mappa a nostro piacimento. E neanche le città. Possiamo solo scegliere una destinazione o un posto di una città (pub o negozio) e il nostro omino andrà automaticamente a parlare col negoziante. In sostanza, possiamo controllare il personaggio solo nelle battaglie. Ma perché?!
Screenshot di una battaglia.

Beh, tornando per un attimo alla trama, scopriamo che il famoso libro della discordia si scrive da solo ogni volta che portiamo a termine una quest principale: interessante! Dunque, la chiave per ritornare nel nostro mondo risiederebbe proprio nel tomo. Sicuramente originale, niente da dire.

Comunque, questo gioco ha anche degli aspetti positivi, se ve lo state chiedendo. A partire dalla grafica, che è semplicemente adorabile, per arrivare alle battaglie, che sono davvero ben fatte. Una volta preso confidenza coi comandi infatti, sarà molto divertente scegliere e disporre le unità da mandare in battaglia e tener conto delle varie abilità e di alcune strategie, come il fatto che se colpisci alla schiena infliggerai più danni del normale o la possibilità di alcune creature di rispondere a un attacco nemico girandosi e infliggendo danni a loro volta.
Altra caratteristica interessante è l'aspetto "legge": in ogni battaglia ci sarà un requisito da rispettare, come non usare incantesimi di fuoco o non usare armi a distanza. Non è strettamente necessario rispettare la legge, ma farlo darà dei bonus (negli esami dei clan, invece, sarà assolutamente necessario per portare a termine il compito).

Conclusione? Per il momento non mi sta piacendo più di tanto, ma sicuramente continuerò a giocarci per vedere se le cose migliorano, visto che sotto il profilo strategico mi sembra ben fatto e sicuramente ci sono moltissime cose che non posso sapere, essendo ancora all'inizio. Sono abbastanza sicura che nelle fasi più avanzate, con tutte le classi disponibili e tutto il resto, le cose si faranno molto più interessanti.

-Xenya-