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lunedì 30 giugno 2014

Come fare armi in "lattice" (nello specifico una spada senza guardia)

Salve, dato che oggi sono in vena di scrivere, vi elencherò qua il modus operandi per fare delle buone armi in "lattice" (anche se in realtà il materiale di costruzione è il plastazoto)  per giochi di ruolo dal vivo o eventualmente cosplay.

Prima di tutto elenco le difficoltà che ci sono di mezzo:
1) Alcuni materiali, come il lattice o l' isoflex, vengono venduti in taniche, quindi alla fine ci si ritrova con il materiale necessario per fare una decina e passa di oggetti, avendo però speso parecchio più del previsto, quindi in caso vi accingiate a comrparne (si trovano i venditori su internet), consiglio una spesa di gruppo di più persone che vogliono cimentarsi.
2) L' isoflex è attualmente di gran lunga il materiale migliore per proteggere le nostre creazioni, ma è altamente tossico: no, sul serio, i suoi vapori sono cancerogeni e solo il minimo odore dà subito alla testa, è assolutamente da usare con maschere antigas a doppio filtro che coprano completamente la faccia.
3) Le stecche di vetroresina se tagliate generano un pulviscolo di fibra di vetro pericoloso per le mucose, da lavorare in caso almeno con occhiali protettivi e fazzoletto davanti bocca e naso.
4) Tra vernici, lattice gocciolante, isoflex etc... vi servirà un luogo adatto per questi lavori, anche per lasciarli asciugare; naturalmente è assolutamente sconsigliato farli asciugare in camera.

Ora, volete ancora cimentarvi? Se sì, bene! Veniamo a cosa serve senza badarne ai costi, supponendo di aver comprato in 5-6 persone il necessario per farsi varie armi:

  • Fogli di plastazoto, è un materiale simile al materassino da ginnastica che si trova nei supermercati ma viene venduto a fogli di vario spessore; solitamente per le armi a 1 mano si usano le misure 0,6 cm e 0,8 cm.
  • Isoflex (si il materiale demoniaco sopracitato, potete provare anche con silicone trasparente ma vi assicuro verrà su una merda di lavoro).
  • Lattice trasparente (che in realtà è bianco al suo stato liquido).
  • Vernici in barattolo.
  • Ammoniaca.
  • Colla Pattex e/o colle analoghe (no il vinavil non tiene).
  • Un cutter con una buona scorta di lamette, forbici, sega a metallo, un pezzettino di stoffa, un pennarello,cartavetrata, una riga e squadre.
  • Pennelli di varie misure, diciamo larghi da 0,5 a 4 cm (e in buon numero), bicchieri di plastica e un phon (consigliato).
  • Stoffa tipo cotone doppio, pelle e/o alcuni metri di corda.
  • Una o più stecche di vetroresina cilindriche, per le armi a 1 mano da taglio si usa un diametro di 0,6, al massimo 0,8 cm ma solo per le cose più pesanti.

Cominciamo ^^

Si prende una stecca di vetroresina e si taglia a misura con la sega, calcolando che l'arma verrà lunga circa 6-8 cm più della stecca. Supponendo di voler fare una spada lunga circa 1 metro e di avere una stecca di 1 metro e larga 0,6 cm, andremo a tagliare una decina di cm ottenendo cosi una stecca di 90 cm circa.
Si pensa a quanto si vuol far larga la lama della spada e alla sua lunghezza: diciamo di voler fare una lama lunga 80 cm e larga 6 cm.
Una volta stabilite le misure, si prende il nostro foglio di plastazoto di 0,6 cm e ci si disegna sopra 3 rettangoli (aiutandosi con riga e squadra) lunghi 80 cm e larghi 6 cm, esattamente quanto vorremo fare lunga la nostra lama. Non abbiate paura a disegnare sul foglio di plastazoto tutte le righe necessarie perchè comunque poi andranno coperte con il lattice mescolato alla tinta.
Quando avremo questi rettangoli, disegneremo in uno qualsiasi di essi  un rettangolino interno ben centrato, largo circa 0,5 cm e lungo 75 cm partendo dal fondo, in modo che questo rettangolino sia sotto la cima di circa 5 cm. Tutto chiaro? Bene: andiamo ora a ritagliare con il cutter la strisciolina/rettangolino e i lati dei rettangoli, in questo modo avremo i 3 rettangoli di cui uno di questi avrà questo canale interno.
Ora prendiamo uno dei 2 rettangoli rimasti integri e spargiamo il pattex su di un lato, in modo uniforme e preciso, poi facciamo lo stesso su un lato del rettangolo tagliato e aspettiamo alcuni minuti che la colla si  asciughi; una volta che la colla è asciutta si vanno ad unire queste due parti facendole combaciare il più possibile.
Una volta preceduto, si prende la stecca di vetroresina e si cosparge anch'essa di pattex, così come l'interno dell'incavo che abbiamo scavato nel rettangolo; inoltre mentre facciamo questo, prendiamo anche due piccoli pezzi di stoffa, diciamo circa 2cm X 2 cm e l incolliamo, sempre tramite pattex, sulle due punte della stecca.
Questi due pezzettini rendono più improbabile l'ipotesi che nell'uso, la stecca che funge da anima della spada, possa lesionarla dall'interno, fornendo una piccola guaina di stoffa tra il plastazoto e la vetroresina.
Anche stavolta facciamo asciugare per alcuni minuti ed andiamo ad incollare, stando attenti a mettere la stecca bene nell'incavo che abbiamo creato.
A questo punto cos'è ventuo fuori? abbiamo un rettangolo di 80 cm di plastazoto con dentro una stecca di vetroresina ben incollata, che sporgerà fuori di 25 cm circa.
Schematizzazione dell'opera.

"panino non ancora sagomato"



Chiudiamo il nostro "panino" dal lato in cui la stecca è ancora visibile con il terzo rettangolo, incollandolo come i precedenti. La cosa migliore da fare a questo punto è prendere dei pesi e mettere la nostra proto-spada in pressione, magari sotto libri o cose del genere. Lasciamo a riposare il tutto almeno un paio di orette e dovremmo aver ottenuto un unico rettangolo multistrato estremamente ben incollato su cui poterci sbizzarrire.
"sagomatura della spada con termocutter"
Armati di riga e pennarello, cerchiamo di disegnare più precisamente possibile i "fili" (ovvero i tagli, le 2 parti convergenti che formano la lama) della nostra arma, in modo da avere un tracciato più diritto possibile, una volta fatto si prende il cutter e si comincia a tagliare il rettangolo sagomando la punta della lama e i "fili", stando bene attenti a cambiare lametta ogni volta che il cutter comincia a fare fatica. Importante in questo processo è stare attenti a non avvicinarsi troppo alla punta della stecca di     vetroresina, altrimenti l'arma diventerà pericolosa e dovrete ripartire da capo.
"spada sagomata ma ancora non affilata"
Una volta ottenuta la silhouette della spada, possiamo pasticciare con il lattice e i colori!
Prendete un bicchiere di plastica o dei contenitori sacrificabili, buttateci un 50% di ammoniaca e 50% di lattice e ricoprite la lama con almeno un paio di passate di lattice senza colore, in modo che i successivi strati di lattice e colore attacchino meglio.
Una volta fatto questo, andate giù di colori, mettendo a seconda del tipo di vernice (questo dovrete valutarlo voi) una quantità di lattice e ammoniaca variabile.
prima passata di lattice e vernice nera
NB: potete variare abbastanza le percentuali, potete fare anche 65% lattice, 30% ammoniaca e circa 5% di colore, verrà più denso e serviranno meno passate, però si lavorerà peggio.
NBB: noterete subito un dettaglio: finchè il lattice è allo stato liquido, avrà un colore biancastro, mentre da asciutto diventa trasparente, questo comporta una cosa: quando ci mettete un colore, tenderà a schiarirlo molto finchè non sarà asciutto. Faccio un esempio: voglio fare un colore azzurro, prendo il mio colore azzurro, lo mescolo con del lattice (bianco) e finchè il lattice non sarà asciutto, l'azzurro sembrerà celeste smorto.
Non vi preoccupate, quando il lattice ascciugandosi diverrà trasparente, il colore azzurro ritornerà a mostrarsi^^.

Che succede quando diamo una mano di lattice misto a vernice? Che la vernice colorerà il plastazoto, ma le parti di lattice diverranno trasparenti in pochi minuti, lasciando la parte dipinta un po' per metà, si vedranno le pennellate e si vedrà lo strato precedente. Nessun problema, per dare un colore unito, dobbiamo fare comunque più strati.
Per fare dei lavori di buona qualità, possiamo sfruttare questo fattore del lattice trasparente per fare sfumature, per esempio faccio uno strato blu scuro, poi faccio un altro strato azzurro, in modo che la lama venga un colore sfumato tra il blu e l'azzurro.

 in queste 3 foto possiamo vedere 3 fasi di asciugatura, dal completamente bagnato al completamente asciutto



Il mio consiglio è fare sempre prima una base di nero o grigio metallo scuro, magari con una percentuale di lattice superiore all'ammoniaca, da spennellare sull'arma prima di andare ai veri colori, ma andiamo per gradi.
Una volta fatto il colore che useremo per la base, andremo a darne uno strato sull'arma, magari abbastanza velocemente per evitare che il lattice cominci ad asciugare mentre spennelliamo generando fastidiosissimi grumi.
Una volta fatta una passata, prima di darne una seconda, mi raccomando, fate asciugare la prima, altrimenti succederà un pastrocchio colossale; per sveltire la procedura, usate il phon senza però usare l'aria troppo calda, altrimenti si rischia di sciupare sia il plastazoto che il lattice creando bolle. Continuiamo a dare strati di colore finchè non è uniforme, solitamente 3-4 strati, e poi cominciamo a dare il colore che vorremmo avesse la nostra arma.
Anche qua usiamo lattice e tinta, finchè a suon di tentativi non otterremo il colore giusto, che apparirà volta volta solo quando andremo ad asciugare il lattice. Non abbiate timore a fare anche una ventina di strati, finchè il colore non sarà come lo vorrete voi.

Con queste tecniche possiamo andare a fare il pomolo della nostra spada: prendiamo 3 quadratini di plastazoto, generiamo un buco per circa 4-5 cm di stecca , li incolliamo, li sagomiamo e li tingiamo, senza dimenticare di "incappucciare" con la stoffa la punta della stecca di vetroresina, per evitare che piano piano, con il proprio peso, la stecca vada a tagliare il plastazoto dall'interno.

Sempre con gli stessi sistemi e con buona dose di manualità possiamo costruire anche guardie più o meno elaborate, ma a livello meccanico non cambia quasi nulla, quindi per ora non ne tratteremo.

Torniamo a bomba: abbiamo il pomolo, abbiamo la lama, se ci siamo voluti impegnare abbiamo anche la guardia. Manca l'impugnatura, che attualmente dovrebbe essere solo un pezzo di vetroresina e qua è facile: si sceglie il materiale con cui ricoprirla (corda, pelle o stoffa) e ci diamo giù di pattex, avvolgendo la stecca di vetroresina in più strati, più stretti possibile per evitare che usandola si ammorbidisca troppo e la presa diventi instabile.

Il lattice è asciutto, l'arma ha la sua forma, manca l'ultima cosa: l'isoflex.
Questo liquido trasparente altamente tossico è un ottimo isolante idrorepellente eserve a creare una guaina protettiva trasparente sulle parti in lattice.
Perchè usare questo materiale?
1 per renderle più scivolose, quindi più resistenti,
2 il lattice con il caldo si scioglie, quindi è basilare una protezione che eviti che l'arma diventi una terrificante carta moschicida;
3 il lattice si sciupa se si lascia molto all'aria, ammuffisce o si imporrisce.

selfie prima di dare l'isoflex=^^=
Fase 1: si cerca un sostegno per appoggiare l'arma durante l'asciugatura, che sarà assai lunga.
Fase 2: ci si mette guanti e maschera antigas, si apre l'isoflex e si comincia a spennellarne uno strato abbondante senza diluirlo su tutte le parti latticiate.
Fase 3, si lascia una nottata ad asciugare.

Di solito si danno 2 passate di Isoflex, per essere sicuri, ma se la mano è abbondante ne basta 1.

Fatto ciò, l'arma è finalmente pronta ^^


Note:
Durante la latticiatura, potrebbero generarsi bolle d'aria: se sono piccole basta bucarle con un ago e premerle, se sono grandi invece va ritagliato via il lattice e risparso sulla parte mancante; tanto saranno le mani ulteriori di lattice a ricoprire l'imperfezione.
Uso l'ammoniaca per diluire invece dell'acqua non per usare un altro materiale tossico, ma semplicemente perchè il lattice già di base è diluito con ammoniaca, inoltre asciuga molto prima dell'acqua.
L'isoflex tende ad asciugare in maniera costante anche se non rapida una volta che è entrato in contatto con l'ossigeno, il mio consiglio onde evitare di buttarne via parecchio è quello di aprire la latta e subito sporzionarne il contenuto in barattolini da riempire fino all'orlo e poi chiuderli. Una volta fatto ciò, andiamo ad usare un solo barattolino. Anche questa procedura deve essere rigorosamente fatta con guanti e maschera, sennò si muore =^^=.

Buongioco ^^

-Imrik-

3 commenti:

  1. Woooow piacerebbe provarci pure a me!!! *^* ... Questo articolo me lo segno, nel caso ;D . Ciao ^^ . Killer

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    1. Sono contenta che il post ti sia stato utile! Piacerebbe anche a me, ma detto fra noi sono proprio negata =P Se ti serve qualche delucidazione, in ogni caso, Imrik se la cava molto bene, quindi sentiti libera di chiedere e io rigiro la domanda a lui ^^ -Xenya-

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    2. son contento pure io, mi spiace solo sia venuto così lungo nonostante abbia cercato di sfrondare al massimo, ma ho voluto pensarlo proprio per chi non ha mai fatto nulla del genere quindi son partito dall' ABC. Se hai bisogno di consigli/suggerimenti non esitare a chiederci ^^

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