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sabato 12 aprile 2014

Ezio vs Garrett, chi vincerà?


Oggi vi scrivo di un mio eroe dell' adolescenza da gamer: Garrett, il fantastico ladro pubblicato dalla Eidos Interactive nel 1998, con la serie di videogiochi "Thief".

La serie era composta da tre videogiochi, ambientati in un mondo tra l'alto medioevo e l'età vittoriana macchiata di diverse tonalità steampunk e noir.

Thief the dark project; l'ombra del ladro  1998
Thief the dark project 2; the metal age   2000
Thief deadly shadows    2004

C'era anche un'espansione, detta Thief Gold, che aggiungeva alcune mappe e curava alcuni bug presenti nel gioco.

Nel 2014 il mio vecchio compagno di avventure Garrett è ricomparso, nel videogioco chiamato semplicemente "Thief".

La storia è abbastanza classica, ovvero il protagonista che di per se è un disonesto ma con un codice morale, si trova coinvolto causa furti di robe sbagliate, in un'avventura più grande di lui.
Muovendosi furtivi tra palazzi, sotterranei e case di ogni sorta, rubando tutto ciò che si può, ci si trova a esplorare un mondo cupo, ricco di invenzioni strane e figure misteriose, attrezzati di ogni sorta di oggetto, da pozioni alchemiche a manganelli fino ad avere frecce di ogni tipo.

2 note sul protagonista:

Garrett: il protagonista. Un cinico e fortemente disciplinato maestro ladro, il cui unico desiderio è quello di poter portare avanti tranquillamente la propria attività ma che è coinvolto senza volerlo in una serie di epici eventi. Garrett è un orfano che non ha mai conosciuto i propri genitori e ha vissuto a lungo sulla strada da solo, reclutato e addestrato dai Guardiani, si è poi ribellato contro i loro modi e ha abbandonato l'organizzazione quand'era ancora un accolito e appena prima di diventarne un iniziato. Ora usa le sue abilità naturali, affinate dall'addestramento dei Guardiani, per rubare ai ricchi e donare a sé stesso. Garrett può sembrare freddo e spietato, ma ha anche una sua etica professionale e uccide solamente se necessario. Nel corso delle sue avventure in Thief: The Dark Project, un suo avversario gli ha estratto l'occhio destro che è stato sostituito da un occhio meccanico impiantato da Padre Karras, capo di una banda di tecnocrati steampunk. Questo nuovo occhio sviluppa ulteriori abilità, come la visione crepuscolare o l'ingrandimento, che danno al gioco un'ulteriore spinta al muoversi silenziosamente e all'agire nell'ombra, aumentando l'adrenalina e la tensione che si crea.

Le cose che più mi hanno colpito: 

A differenza di altri videogiochi come per esempio la serie di Assassin's Creed, alla quale trìbuto di essere un ottimo gioco di parcour, Thief  è davvero un gioco stealth, dove è impensabile buttarsi a troncamacchia tra le guardie, dove già l' 1vs1 è problematico.
Quando ci si muove si deve sempre tenere d'occhio le condizioni di luce e i rumori, cosa che solitamente in altri giochi è completamente ignorata; inoltre l'intelligenza artificiale della serie, già dal 1998 è superiore di parecchie lunghezze alle guardie anche dell'ultimo Assassin's Creed o dei vari Metal Gear.

Adesso torno a giocare all'ultimo capitolo ^^
Buon gioco a tutti ^^

-Imrik-


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