[ATTENZIONE! QUESTA RECENSIONE CONTIENE SPOILER PESANTISSIMI! NERD AVVISATO...]
Buonasera a tutti!
Come regalo per i miei voti all'università, mi sono fatta comprare un videogioco per il Nintendo DS: Dragon Quest V- La sposa del destino. Poiché la console di riferimento è abbastanza vecchia (sto parlando del primo modello di DS uscito) e il gioco era usato e abbandonato in uno scaffale del Gamestop, il prezzo era davvero ottimo: 9.98 €. La banconota meglio spesa della mia vita!
Veniamo alla recensione vera e propria. Dragon Quest è un JRPG, ovvero un gioco di ruolo giapponese. Il character design, facilmente riconoscibile, è curato da Akira Toriyama in persona, ovvero il creatore di Dragonball: non può quindi che costituire un punto a favore del videogame. La colonna sonora invece, è gradevole ma alla lunga ripetitiva. Niente di insopportabile, comunque! Sul comparto tecnico non ho nient'altro da dire, per me è promosso: naturalmente non sono un'esperta, e parlo da videogiocatrice più che da tecnica.
Andiamo avanti con la storia...
Storia, ovvero come piangere lacrime amare
Nel gioco, o almeno nelle sue battute iniziali, impersonerete un bambino che è partito col padre per un lungo viaggio. Il motivo di questo viaggio vi sarà sconosciuto fino a un certo punto dell'avventura, comunque non lontano dall'inizio. In questa fase affronterete alcune quest semplici e potrete studiare le strategie più efficaci per battere i vari mostriciattoli che comincerete ad incontrare; inoltre incontrerete anche i primi due personaggi che si uniranno al team per combattere insieme a voi.
Vostro padre... |
Giovani adulti, riuscirete a fuggire dalla prigione per cercare vostra madre. Affronterete vari pericoli, boss vari ed eventuali, combattimenti sempre più duri, eccetera eccetera, finché... finché non vi sposerete. Chicca di Dragon Quest, nonché fatto che dà il titolo al gioco, è poter scegliere la propria moglie fra tre splendide fanciulle: ai fini della storia non cambia niente, differiscono solo per le statistiche e per il colore dei capelli che avranno i vostri figli. Eh sì, perché mentre ve ne andate a zonzo per portare a termine il vostro delicato compito, si scoprirà che la vostra consorte è incinta. E quando vi porrete il dubbio se sarà un maschio o una femmina, vostra moglie, per fugare ogni dubbio, metterà al mondo ben due gemelli: un maschio e una femmina, appunto. Dopo aver scelto i nomi, vostra moglie verrà subito rapita: nel tentativo di salvarla, verrete pietrificati entrambi e venduti come statue. Insomma, la storia si fa sempre più allegra... non temete, comunque: dopo qualcosa come 8 anni verrete salvati proprio dai vostri figli e potrete riprendere il comando del personaggio! [FINE DEGLI SPOILER, POTETE STARE TRANQUILLI ORA] Lascio a voi il piacere di scoprire il resto della storia (anche se, se avete letto fin qui, ci sarà poco da scoprire...)
In ogni caso, mi ha colpito molto il fatto che tutti i singoli avvenimenti siano strettamente collegati fra loro: hanno un filo logico ben preciso, anche se difficilmente riuscirete a collegare tutto all'inizio.
Esempio di combattimento. |
- Il punto di forza del videogame, oltre al già menzionato design e alla grafica intesa in senso più ampio, è la strategia. Il fulcro del gioco sono i combattimenti, che sono ottimamente strutturati: ci sono un sacco di cose da tenere in considerazione, dal tipo di equipaggiamento ai Punti Vita dei singoli membri. Inoltre, gli oggetti e gli incantesimi da utilizzare in battaglia sono tantissimi e ci metterete molto prima di conoscerli tutti e saperli sfruttare al meglio.
- La possibilità di reclutare i mostri che incontrate, dopo averli battuti, è un fattore molto interessante. Alcuni si faranno reclutare volentieri, altri un po' meno, per altri questa possibilità è esclusa. Alcuni hanno magie di supporto molto interessanti, e anche statistiche molto più alte dei membri umani del team.
- Le side quest, ovvero le missioni secondarie, e le varie "distrazioni" dall'avventura principale sono davvero una chicca. La collezione di souvenir per il museo, le minimedaglie scambiabili con Re Minikin, il boss segreto e il casinò di Fortuna con i suoi vari giochi sono tutti elementi molto ben studiati che garantiscono al gioco una buona longevità, insieme alla buona ampiezza della mappa. E sono davvero divertenti!
- La storia è così strappalacrime che, anche se al contrario di me siete dei fan dei lietofine, non potrete rimanerne indifferenti. E' davvero bellissima.
- La potenza dei boss è ben calibrata: alcuni vi faranno tribolare parecchio, altri meno, ma non sono mai né eccessivamente frustranti né troppo facili da battere.
Quindi, Dragon Quest è esente da difetti?
Assolutamente no, ci sono alcuni elementi che mi hanno fatto storcere un po' il naso.
- Potrà sembrare banale, ma le traduzioni non sono splendide. I dialetti (e sono parecchi!) con cui sono stati tradotti i dialoghi a volte sono disturbanti, e anche alcuni nomi di città e mostri lasciano molto a desiderare. Personalmente, mi rifiuto di credere che il mio papà virtuale venga fatto schioppare da un tale Pope Skriterioska che parla mezzo in russo...
- Il sistema di salvataggio è opinabile. Se per i salvataggi standard è necessario andare in chiesa a confessarvi, cosa comunque simpatica, al salvataggio rapido (fruibile fuori dai villaggi, in teoria molto utile se si deve affrontare una porzione di mappa piuttosto lunga) non è stata riservata sufficiente cura. Infatti, non solo questo ti obbliga a spegnere e riaccendere la console, ma non è neanche sempre sfruttabile: in alcune parti dei dungeon non è consentito. Questo significa che, in caso di imprevisto, potreste dover ripercorrere parecchia strada.
- E' vero, i mostri sono simpatici, ma ho idea che gli sviluppatori non abbiano avuto molta fantasia (oltre al fatto che hanno nomi oltremodo ridicoli): in molti casi i design dei mostri sono perfettamente identici, cambia solo il colore!
- Poiché la saga di Dragon Quest esordì per la prima volta per la PlayStation, questo non è un gioco sviluppato per il DS, ma un remake. E si vede: il touch screen non è usato per niente. Fa eccezione un unico minigioco, per il resto si può usare solo la pulsantiera. Peccato.
"Che la dea non ti abbandoni mai!
Ora puoi spegnere la console."
-Xenya-
Anche io ho il primo DS uscito, sinceramente non ho comprato le altre console più che altro per il fatto che non l'ho usato quasi mai, se non per due o tre giochi in croce. Comunque sia ottima recensione, gli spoiler ci stavano ;D , il gioco non sembra niente male, ma per giudicarlo davvero dovrei prima giocarci dal vivo XD, basandomi su quanto hai scritto devo dire che mi ispira ^^ . Un salutone! Killer
RispondiEliminaSe hai un Gamestop vicino a te, prova a vedere se lo trovi usato: per meno di 10 € ne vale sicuramente la pena! Io ho aspettato apposta che calasse il prezzo dei giochi, ma ora non ne producono quasi più per quel modello, purtroppo! E grazie mille dei complimenti ^^ -Xenya-
EliminaCi faccio un pensiero, nel caso in cui lo trovo vi farò sapere ;D . Ciao!! ^^ Buona serata. Kill
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