Uno stupendo fotogramma di San con il suo lupo |
Colori: Miyazaki è il maestro supremo del colore in animazione e in questa sua opera non delude: il bosco, gli animali, l'acqua stessa sono semplicemente perfetti. Infatti le immagini risultano cariche di forza in virtù anche dei contrasti con gli sfondi maniacalmente accurati, esattamente come nel Castello errante di Howl o nei toni cupi di Porco Rosso.
Significati: La principessa Mononoke è una creatura carica di rabbia, di violenza animalesca e ferale che odia l'umanità, così come gli animali della Foresta, che hanno imparato a temere l'uomo. L'umanità è presentata come cinica e senza scrupoli, priva di ogni rispetto verso la natura, ma non cattiva. Le persone non sono necessariamente cattive, anzi, spesso agiscono per il bene della loro comunità, solo che sono meravigliosamente umane, con debolezze e pregi; inoltre non considerano la Foresta come un tesoro ma solo come una risorsa da sfruttare. La padrona stessa della Città di Ferro, tale Eboshi Gozen (Signora Eboshi), fa di tutto per preservare i suoi cittadini, in quanto per lei sono "membri" della stessa specie.
La paura, il conflitto, il dolore e la rabbia permeano tutti i protagonisti della vicenda, il "male" si annida dentro ogni uomo, anche nell'apparentemente inappuntabile principe Ashitaka che, solo dopo una lunga serie di vicissitudi vissute a fianco di San (La Principessa Mononoke), riuscirà a dominare la sua parte più oscura.
La signora Eboshi, umanissimo personaggio dell'opera |
Traduzione: La traduzione è bella e rende bene l'idea dell'importanza e dell'epicità del racconto, ma ritengo forse che un linguaggio più diretto talvolta potrebbe essere stato più calzante: spesso anche i popolani tendono a parlare in maniera sin troppo raffinata.
Il Dio Bestia, entità della foresta dagli enormi poteri |
Che dirvi di più?
Nulla, perchè come ho detto non voglio parlarvi della trama ^^
Buona visione,
-Imrik-
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